IL PLANETARIO “IGNAZIO DANTI” OSPITA UNA DOCENTE STATUNITENSE

Le foto dell’evento

Crisi del sistema dei trasporti umbro: tre incidenti in due mesi

Autobus distrutto da un incendio:incolumi i passeggeri

la Procura apre un’indagine su falsi incidenti

Il 22 maggio scorso un autobus di Umbria Mobilità è bruciato a Costano. Il mezzo stava percorrendo la strada che collega Bettona a Costano quando è scoppiata la ruota interna posteriore destra. L’autista ha subito dirottato l’autobus su una strada sterrata e ha cercato di spegnere le fiamme. L’incendio ha bruciato l’intera carrozzeria. La porta posteriore si è bloccata, l’autista ha fatto uscire velocemente da quella anteriore i passeggeri: due studenti della nostra scuola. Sono stati chiamati subito i soccorsi. Le gomme del veicolo sono esplose con un boato. In pochi minuti l’autobus si è trasformato in uno scheletro di metallo. I Vigili del Fuoco hanno provveduto a spegnere velocemente l’incendio. Questo è l’ultimo di una serie di incidenti che negli ultimi due mesi hanno visto coinvolti dei mezzi di Umbria Mobilità. Il 7 aprile a Casaglia, un sobborgo della città di Perugia, alle 13.30 un autobus urbano si è schiantato contro un albero che costeggia la strada che da Ponte San Giovanni conduce a Perugia, in località Monterone. Quattro donne che viaggiavano a bordo dell’autobus sono rimaste ferite.

Il 9 aprile un treno diretto a Perugia da San Sepolcro è deragliato tra Montecastelli e Trestina a causa di una frana che ha ostruito i binari, delle due carrozze interessate dall'incidente, una si è ribaltata su un fianco, mentre l'altra è rimasta sui binari. Cinque i passeggeri feriti.

Intanto si sta chiudendo l’inchiesta condotta dal pm Massimo Casucci sui falsi incidenti dei bus di Umbria Mobilità. Per l'incasso della liquidazione degli incidenti, fino a qualche mese fa l’azienda di trasporto umbra si affidava ad Aisler Srl, una società romana: sono spuntati una trentina di casi in cui sarebbero stati pagati danni per incidenti che in realtà non sono mai successi. Per i tre indagati l’accusa è pesante, seppur presunta: associazione per delinquere finalizzata alla truffa e falso. Umbria Mobilità, nella vicenda, si trova nella posizione della parte lesa e sta avviando un’azione legale contro la Aisler.

 

Giovanni Montanari, Giorgio Palazzoni, Simone Fruganti, Lorenzo Cascio Palmieri, Edoardo Gelosi - 1°F

 

Fatti noti, e notizie sui tre santi patroni di Perugia

Lo sapevate che …

La Prof.ssa Fraziano guida gli studenti del Volta alla scoperta delle radici del sentimento religioso dei perugini

La Professoressa Rosalba Fraziano , insegnante di Religione nella nostra scuola, a Febbraio ci ha guidato per il centro storico di Perugia, alla scoperta di misteri e curiosità sui santi patroni della città: San Costanzo, Sant’Ercolano e San Lorenzo. San Costanzo è designato come patrono degli innamorati perché le giovani si recavano alla chiesa il 29 Gennaio per consultare l’effige del Santo. Un eventuale occhiolino del Santo era di buon auspicio per il matrimonio. Quando il segno di assenso del Santo non si manifestava la giovane era compensata dal regalo del fidanzato: il Torcolo di San Costanzo, un dolce a ciambella, a base di pasta lievitata condita con canditi, semi di anice e pinoli. La forma del torcolo ricorda l’anello degli sposi e rappresenta l’unione degli innamorati, mentre il colore richiama la corona di fiori che i perugini misero sul collo del Santo, martire decapitato, come accadeva agli aristocratici cristiani durante le persecuzioni volute dagli imperatori romani. La devozione per San Ercolano risale al sec.VI. Nel 547 i Goti, comandati dal re Totila, entrarono a Perugia. Ercolano, vescovo della città si oppose ai Goti, però fu catturato, scorticato, decapitato e gettato fuori dalle mura per ordine del re barbaro. I fedeli ricomposero il corpo e lo seppellirono vicino a quello di un bambino. Quaranta giorni dopo, i profughi perugini trovarono i due corpi: quello del bambino era in avanzata fase di decomposizione, mentre quello di Ercolano era intatto. La testa del santo era attaccata al collo e il corpo era in buone condizioni. San Lorenzo fu martirizzato a Roma il 10 agosto 258. Probabilmente Lorenzo venne decapitato, però sulla sua morte è nata una leggenda: Lorenzo sarebbe stato bruciato vivo sopra una graticola. I perugini, siccome da pagani erano molto devoti a Marte, dio del fuoco, quando si convertirono al cristianesimo diventarono devoti di San Lorenzo, perché il suo martirio era legato al fuoco. San Lorenzo viene celebrato anche in racconti popolari: il Santo in uno di questi viene rappresentato mentre si rivolge ai suoi torturatori per chiedere di essere rivoltato sulla graticola, dato che da una parte era già cotto.

 

Gli alunni della classe 1°F

 

Visita al Consiglio comunale

FRA POLITICA E INTEGRAZIONE

Il sindaco concede la cittadinanza onoraria ad alcuni ragazzi stranieri

Perugia Giugno 2013- La mattina del primo giugno noi ragazzi della 2 BET abbiamo effettuato un' uscita didattica al centro di Perugia, accompagnati dalle insegnanti Paola Onnis e Paola Gragnoli. Siamo andati al Palazzo dei Priori, dove noi ragazzi abbiamo preso parte ad un' interessante conversazione con il Presidente del Consiglio comunale Alessandro Mariucci. Dopo esserci accomodati nella sala del Consiglio, il Presidente ha parlato dell'organizzazione del Comune, l'ente territoriale più vicino ai cittadini e al territorio, in quanto si occupa della predisposizione del Piano regolatore generale e della gestione dei servizi sociali. Esso è costituito da tre organi. Il primo dei quali è il Sindaco, carica attualmente ricoperta da Wladimiro Boccali, che si occupa di rappresentare il comune, di nominare gli assessori e presiedere la Giunta comunale. Inoltre rappresenta lo stato in vari compiti, come la tenuta dell'anagrafe e la celebrazione di matrimoni civili. Il presidente Mariucci ha ascoltato e risposto alle nostre domande, tra cui spiccavano alcune particolarmente dirette come "Perché non c'è un maggior numero di pullman dalla scuola a piazza Partigiani?". Mariucci ha risposto che l'azienda del trasporto pubblico garantisce il collegamento giornaliero tra il centro e le periferie e cercherà di migliorare il servizio.

Al termine della conversazione ci siamo diretti nella Sala dei Notari, per assistere a una importante manifestazione: il sindaco ha concesso la cittadinanza onoraria a cinquantuno bambini di origine straniera ma nati a Perugia, come segnale per incitare lo stato a modificare le leggi riguardanti l'acquisizione della cittadinanza. In Italia infatti la cittadinanza è concessa solo per nascita da genitori di cui almeno uno sia già cittadino italiano, il cosiddetto Ius sanguinis, per naturalizzazione o per altri casi particolari, mentre non è concessa per il cosiddetto Ius soli cioè per la semplice nascita nel territorio italiano, (a meno che i genitori non siano apolidi, cioè privi di qualsiasi cittadinanza).

La manifestazione, a cui hanno preso parte vari scrittori e sportivi, tra cui Marco Materazzi, ex calciatore del Perugia e dell'Inter, (a cui molti ragazzi della nostra classe sono stati ben felici di poter chiedere un autografo) aveva l'importante scopo di sensibilizzare lo stato e i cittadini, mettendo in evidenza che leggi così restrittive per l'acquisizione della cittadinanza sono dannose anche per lo stesso stato, e soprattutto rappresentano una grande ingiustizia per quei ragazzi che, nati in Italia e cresciuti in Italia, si sentono italiani ma sanno di non esserlo veramente. Che differenza c'è tra due persone che sono nate nello stesso paese, hanno avuto la stessa istruzione, che condividono la stessa cultura ma sono nati da genitori di nazionalità diversa?

 

Andrea Mariotti 2BET

 

La crisi di Umbria Mobilità penalizza gli utenti

UMBRIA MOBILITA':AUMENTANO I DISAGI

Un autobus viaggia per 10 chilometri con le porte aperte

Perugia, 1 giugno 2013 - martedì scorso un autobus della linea Perugia-Assisi, carico di passeggeri ha percorso 10 chilometri con le porte spalancate. Il mezzo dell’Umbria Mobilità era partito dal capoluogo alle 12:40. Arrivato alla fermata di Ospedalicchio il meccanismo idraulico che consente la chiusura delle porte si è bloccato. L’autista, costatata la gravità del guasto, e segnalato il problema al servizio di manutenzione, ha proseguito a bassa velocità fino ad Assisi. I passeggeri perplessi sono rimasti ai propri posti, sopportando le correnti d’aria. I disservizi nel trasporto umbro, nell’ultimo anno sono aumentati: ritardi, guasti di vario genere hanno provocato molteplici disagi ai pendolari, lavoratori e studenti.

Ci sono molti problemi anche all’interno di Umbria Mobilità: ritardi e difficoltà nel pagamento degli stipendi e dei fornitori. La società ha uno squilibrio tra costi e ricavi che oscilla tra gli 8 e i 10 milioni di euro all'anno. In Umbria Mobilità confluiscono l’Azienda perugina della mobilità (Apm), quella ternana (Atc), la Società spoletina trasporti (Ssit) e la Ferrovia centrale umbra (Fcu).

Nel bilancio del 2011 c'erano debiti per 391 milioni di euro. Al netto dei crediti contati per 290 milioni di euro si ottiene un "buco" superiore ai 100 milioni.* Le cause della crisi del sistema dei trasporti umbro sono da cercare soprattutto nella realizzazione del Minimetrò, ma anche nella gestione finanziaria dell’azienda.* Secondo i lavoratori, con l’aumento della quota di partecipazione al Minimetrò sono state ridotte le risorse per altre opere necessarie, ad esempio l’ampliamento delle linee ferroviarie più importanti.*

 

Lorenzo Morani, Michele Pigicchia Bigicchia, Mattia Pammelati, Tommaso Tabarrini, Simone Fucchi, Michele Battistini - 1°E-meccanica

 

Un altro traguardo per la 4AT

FESTA IN AMICIZIA

Dall’aula magna dell’ITTS A.Volta a una giornata all’Istituto Serafico di Assisi

Perugia, 23 maggio 2013 - "Festa in Amicizia", una giornata piena di giochi, risate e divertimento. É questo l'ultimo traguardo raggiunto dalla classe 4°AT come proseguimento del progetto "Abilmente Diverso", che da più di un anno porta i ragazzi dell' ITTS "A.Volta" a rapportarsi con quella che è la "diversità". Questo è il tema di fondo del progetto: capire cosa sia realmente la "diversità", non un ostacolo, ma un punto in comune che ci rende tutti vicini. Sono le differenze che ci rendono unici e comprendere ciò è l'unico modo per crescere e diventare persone.

La giornata si è svolta all'Istituto Serafico di Assisi, che dal 1871 aiuta ed assiste persone con handicap psichici e fisici. Quest’Istituto promuove delle giornate per far vivere alle persone "normali" le sensazioni e le esperienze che i ragazzi, da esso ospitati, provano tutti i giorni.

"Festa in Amicizia" infatti non significa solo stare insieme, ma anche comprendere le difficoltà incontrate dai nostri amici. Per far si che noi provassimo quelle sensazioni, gli operatori ci hanno fatto svolgere alcune attività ludico-motorie. La prima parte della mattinata è trascorsa tra le risate di tutti: dall’ equilibrismo sulle travi e sul filo alla giocoleria con palline e cerchi, insieme ci siamo cimentati, aiutandoci e scherzando! Nella seconda parte della mattinata, invece, ci siamo calati nei panni di un non vedente, usando bende per coprire gli occhi, mentre un compagno ci guidava all'interno dell'istituto seguendo un determinato percorso con scale, corridoi e diversi ostacoli fino ad utilizzare i vari attrezzi di una palestra. Alla fine ci è stata posta una domanda sulle sensazioni provate: paura ed ansia, ma anche sicurezza data dal contatto fisico e dalle parole, poche e precise, che pronunciava il compagno che ci guidava. Ci siamo dovuti fidare dell’altro ed affidarci a lui e chi “guidava” non camminava da solo, per sé, ma con e per l’altro! E i nostri occhi oggi si aprono di più!

 

Binazzini Marco, Lanza Simone, Sonini Federico 4°AT

 

I ragazzi dell'ITTS A.Volta con l'aiuto del professore riescono a costrurire un robot

UN INCONTRO TRA ROBOT: LA 5°A INFORMATICA PARTECIPA

Dopo un lungo periodo di lavoro i ragazzi, con il loro robot, riescono ad arrivare secondi alla premiazione

Perugia, 23 maggio 2013 - È ormai da molti mesi che la mia classe (5°A Informatica) sta lavorando alla realizzazione di un robottino multiprogrammabile cioè che, semplicemente cambiando i pezzi a nostro piacimento e caricando un programma in memoria, esegue determinate azioni.

C'è voluto molto tempo per concluderlo in quanto, prima di cercare di costruirlo, c'è stato un periodo di uno/due mesi in cui abbiamo provato a prendere confidenza con il software di programmazione.

Siamo partiti con il banalissimo programma "il blink del led", cioè l'accensione e lo spegnimento di un led, fino alla visualizzazione di alcuni dati inviati su di un display.

Terminati questi step preparatori, il prof. Risolo ci ha subito catapultati verso l'ottica del robottino aiutandoci con dasheet e alcuni programmi adibiti al controllo di alcuni pezzi come il bluetooth, il gps, i motori delle ruote ecc.

Da questo momento, fino a progetto quasi ultimato, abbiamo formato dei gruppi per velocizzare il lavoro, in quanto la giornata a Foligno era molto vicina e il tempo stringeva. Così ci siamo suddivisi il lavoro, un gruppo programmatori, un gruppo sistemisti ed infine un gruppo di "meccanici" (si occupavano delle saldature, problemi tecnici ecc ). Durante questo periodo abbiamo dedicato un giorno durante la settimana ad "unire i pezzi" per testare come stava venendo.

Abbiamo iniziato con lo spostamento in avanti, successivamente abbiamo implementato lo spostamento a destra a sinistra e indietro. L'unico problema lo abbiamo trovato nella carica della batteria, in quanto durava poco ed era scomoda da ricaricare.

La conclusione? Siamo riusciti a realizzare un robot in grado di essere comandato tramite uno smartphone grazie a: due moduli XBEE, due chipkit uno-32, un display lcd, due breadboard, due trimmer, due resistenze, due diodi e un sistema bluetooth.

Il 4 Maggio 2013 siamo andati a presentare il nostro robot alle altre scuole a Foligno.

Non abbiamo potuto partecipare alla gara tra robot in quanto il nostro non camminava grazie ai sensori bensì grazie al sistema bluetooth.

Alle premiazioni siamo arrivati secondi, non per il minor tempo di percorrenza, ma per la realizzazione di un progetto secondo solo al mega robot spengi candeline dei privati.

È stato arduo arrivare alla conclusione, ci sono stati momenti davvero difficili, ma con un po' di pazienza e impegno ce l'abbiamo fatta.

 

 

Riccardo Ugolini 5°AI

 

“Abilmente diverso”: “L’elefante in carrozzina” all’ITTS “A. Volta” di Perugia

"HO PROVATO AD ESSERE NORMALE, MA NON MI E' PIACIUTO"

Un incontro speciale tra emozioni e riflessioni.

Perugia, 19 aprile 2013 - “Ho provato ad essere normale, ma non mi è piaciuto”

È questa la frase che racchiude tutto ciò che di più bello è stato detto nell’incontro con Gianni Baini, avvenuto il 19 Aprile. Si è svolto nell’aula magna dell’I.T.T.S. “A. Volta” di Perugia nell’ambito del progetto “Abilmente Diverso”, che ha visto come protagonisti gli alunni della 4AT, ma che ha coinvolto anche le classi 5AT, 5AI, 5Ach, 5BM. Durante questo incontro, Gianni, autore con Luigi Falco dei libri autobiografici “L’elefante in carrozzina” ed “Il volo dell’elefante”, ci ha donato la sua testimonianza facendoci rivivere le emozioni delle sue esperienze.

Ma chi è Gianni? Gianni è un ragazzone affetto dalla nascita da tetraparesi spastica, malattia che da sempre lo costringe sulla sedia a rotelle. Questo non è mai stato un problema per lui, (“io non ho problemi, sono gli altri che se li creano”), perché grazie all’aiuto dei suoi amici ha sempre avuto una vita piena, ricca di avventure e gioie. Ci sono stati momenti di tristezza e di depressione, soprattutto per problemi con il fratello e con i genitori, ma è proprio in quei momenti che i suoi amici, i suoi “angeli”, hanno avuto per lui un ruolo fondamentale. Primo fra tutti Luigi Falco. È soprattutto grazie a lui che Gianni è riuscito a superare le sue difficoltà. Per gioco hanno iniziato a scrivere un diario che raccontasse la vita di Gianni e da questo gioco sono arrivati a scrivere due veri e propri libri, una testimonianza di come tutti, pur avendo dei problemi seri, possano vivere una vita non “normale”, ma speciale. Insieme a Gianni e a Luigi, a parlare con noi ragazzi c’era anche Gianluca Angioli, grande amico di Gianni, che lo ha accompagnato in alcune delle sue avventure più belle, come praticare sport estremi.

Hanno presentato la loro storia con quella “normalità” che non ti aspetti così come naturale è apparsa l’abilità dell’alunno Luca alla batteria mentre sorridendo segnava il ritmo della canzone “L’elefante e la farfalla” e trascinava tutti i presenti a scandirlo con il battito di mani. E che dire di Daniele che ha mostrato la sua abilità con un quadro realizzato con i trucioli metallici ricavati dal tornio e aiutato dai suoi “angeli” lo ha donato a Gianni che gli ha detto: “Grazie. Mi sono emozionato. Lo metterò nella mia camera”?

Alcuni alunni hanno poi posto a Gianni domande sulla sua vita:

- I tuoi genitori sono orgogliosi di te?

- “Sicuramente sono orgogliosi, ma a volte penso di no e mi rattristo. Mi vorrebbero sempre sotto controllo, a casa, ma a me non piace”

- Sei riuscito a realizzare tutti i tuoi sogni?

- “Ancora no, ne ho tanti, uno di questi è andare in paradiso, ma quello solo Dio lo può decidere!”

Anche Luigi Falco ha risposto a domande e curiosità.

- Ci potresti raccontare un episodio che ci permetta di capire chi è Gianni?

- “Si certamente, ce ne sono tanti, ma uno in particolare mi ha fatto capire chi era Gianni. Un giorno, nonostante i rimproveri, Gianni è venuto da me. Per arrivare a casa mia bisogna percorrere una piccola, ma ripida salita. Io ero fuori in giardino e vedevo la carrozzina rossa percorrere piano la discesa: più andava avanti e più Gianni scivolava dalla sedia. Lentamente l’ho visto cadere a terra. Sono corso subito ad aiutarlo e mi sono accorto che stava ridendo: quando gli ho chiesto perché stesse ridendo, lui mi ha risposto: “Ora sono curioso di vedere come farai per sollevarmi!” Questo è Gianni!”

Questo incontro è stato per noi di grande esempio. Sono state molte le parole dette da Gianni che ci hanno colpito. Ci ha fatto capire che la disabilità non è un limite, ma un nuovo inizio!

 

Marco Binazzini, Simone Lanza, Federico Sonini 4°AT

Premiazione del I° concorso "Il valore della legalità"

UNO DEI VINCITORI E' UN ALUNNO DELL'ITTS VOLTA DI PISCILLE

I giovani e la legalità

Perugia,18 aprile 2013 - Alcuni alunni dell'ITTS "A.Volta" di Perugia nel mese di Dicembre hanno svolto un tema dal titolo "Il valore della legalità". Questo era un Concorso organizzato dalla Corte d'Assise di Perugia per tutte le scuole che erano interessate a partecipare, poter così avere un'idea di come i giovani considerano la legalità e che cosa sia per loro. Le scuole che hanno aderito al progetto sono state molte, non solo di Perugia,ma di tutta l'Umbria. Gli alunni partecipanti erano più di 150. Dal momento della consegna del tema i magistrati,che avevano il compito di correggerli,sono stati impegnati nello scegliere i temi migliori che poi sarebbero stati premiati, compito non facile. La cerimonia di premiazione si è tenuta il giorno 17 Aprile 2013 presso il Palazzo di Giustizia di Perugia, in piazza Matteotti,piano primo, aula Goretti. Il programma era molto impegnativo e riguardava l'esposizione dei lavori della scuola I.I.S Artistico e Geometri di Terni,oltre che la lettura di testi del passato e di autori molto noti e studiati in Giurisprudenza riguardanti la legalità. I lettori erano due importanti figure nell'ambito giuridico,la dott.ssa Simona Esposito e il prof. Fausto Minciarelli. Alla cerimonia erano presenti anche esponenti delle istituzioni come il Sindaco di Perugia, il presidente della Corte di Assise, ma anche l'Arcivescovo della città. Il momento finale della cerimonia prevedeva la premiazione dei temi migliori con il riconoscimento di un premio ai ragazzi autori del tema. Uno dei vincitori del concorso come miglior tema delle classi terze partecipanti al concorso è stato un alunno dell’ ITTS "A.Volta", Gabriele Braconi,III A informatica ,uno degli undici alunni partecipanti di questo istituto.

 

La redazione

"La Repubblica" solleva il caso delle scuole più richieste d'Italia, tra cui il VOLTA

IL VOLTA ACCOGLIE TUTTI GLI ISCRITTI SENZA ALCUN TEST D'INGRESSO

Polemiche per la scelta di alcuni istituti superiori di selezionare gli alunni con prove d'ingresso. Il Volta delibera di accettare tutti gli oltre 400 iscritti, senza distinzioni

L'articolo in prima pagina su Repubblica del 19 marzo
L'articolo in prima pagina su Repubblica del 19 marzo

Perugia, 20 marzo 2013 - In prima pagina su La Repubblica di ieri 19 marzo 2013 il 'caso' dei test d'ingresso per entrare in alcune scuole superiori d'Italia. La polemica è scoppiata dopo che alcuni istituti molto richiesti hanno deciso di selezionare con un test gli studenti con le migliori competenze per ridurre il numero di iscritti alle classi pime di fronte alla mancanza di spazio e all'impossibilità dell'amministrazione di costruire nuove aule.

L'articolo a firma di Corrado Zunino dalla prima pagina prosegue all'interno approfondendo il tema e dando conto delle varie posizioni di presidi, sindacati, associazioni dei genitori.

Nell'infografica in alto a destra vengono segnalate le cinque scuole superiori che hanno avuto più iscritti in Italia e tra queste c'è l'ITTS A.VOLTA di Perugia, che ha confermato con oltre 400 iscritti il 'boom' di consensi sul territorio già riscontrato l'anno precedente.

Il VOLTA però ha deciso di non procedere a selezioni preliminari e, previo coordinamento con la Provincia di Perugia che è disposta ad apportare modifiche strutturali all'edificio scolastico, ha deliberato di ACCETTARE TUTTI GLI ISCRITTI. 

La gestione delle numerose classi prime che si andranno a formare sarà sicuramente un compito impegnativo ma la dirigenza e l'intero collegio docenti hanno deliberato di non tirarsi indietro rispetto a questa sfida e di accogliere con la massima disponibilità e professionalità tutti i ragazzi che hanno scelto la scuola, premiando l'intenso lavoro di innovazione intrapreso ormai da anni al VOLTA.

Nessun timore quindi per le famiglie che hanno inoltrato regolare domanda di iscrizione che in questi giorni hanno già ricevuto mail di ufficiale conferma dal ministero.

 

La redazione

L'articolo di Repubblica a pag. 21. Nel cerchio rosso in alto le cinque scuole con più iscritti in Italia tra cui il Volta di Perugia
L'articolo di Repubblica a pag. 21. Nel cerchio rosso in alto le cinque scuole con più iscritti in Italia tra cui il Volta di Perugia

Donne ancora discriminate fuori e dentro la famiglia

LE DONNE E IL LAVORO: LA REGIONE UMBRIA SI IMPEGNA CON "EMMA"

Diseguaglianze e stereotipi continuano a rendere difficile l'inserimento lavorativo delle donne

Vogliamo un Paese che rispetti le DONNE!
Vogliamo un Paese che rispetti le DONNE!

Perugia, marzo 2013 - La donna è da sempre vista come quella figura che deve sostenere e occuparsi della famiglia, gestendo prevalentemente delle mansioni domestiche, e molti sottovalutano questa grande responsabilità.

Io penso invece che siano necessari molto impegno ma soprattutto delle grandi doti amministrative per portare avanti il carico di una nucleo familiare. Per questo posso affermare che la maggior parte delle donne, sono più predisposte degli uomini nel dirigere e nel comandare.

Solo nel nostro millennio la donna, dopo una lunga serie di lotte,è riuscita ad affermarsi. Nonostante ciò, le donne sono tuttora un passo indietro rispetto al sesso opposto, in termini di accesso nel mondo di lavoro,retribuzione e formazione. Il rapporto che c’è tra i due sessi dunque,è costituito da forti diseguaglianze.

Le donne vengono sopraffatte da molti stereotipi; sebbene quest’ ultime non sono più ritenute giuridicamente inferiori, come avveniva in passato, devono scontrarsi con la mentalità chiusa della società e purtroppo il nostro paese ne è una dimostrazione.

Le donne occupano sempre più una categoria di lavori irrilevanti e poco qualificati.

La principale causa che induce un’azienda ad assumere un uomo piuttosto che una cosiddetta “portatrice sana di pancia” è proprio la maternità. Timorose di dover trovare un ripiego per la donna che, per un’eventuale gravidanza dovrebbe assentarsi dal lavoro,creando così scompiglio; per le imprese l’uomo rappresenta la scelta più sicura. Inoltre per le donne avventurarsi in una carriera gratificante e di successo comporterebbe un forte distacco nella sua vita familiare,in quanto spesso i corsi di formazione aziendale sono posti fuori dall’orario di lavoro.

Davanti ad un’Italia che teme le donne al comando però,subentra il Servizio di Politiche di Sostegno alle imprese della Regione Umbria, il quale ha come scopo principale, quello di rafforzare la presenza femminile nell’imprenditorialità. Tramite il progetto nominato EMMA s’intende sviluppare sia l’attività di orientamento delle donne verso le ditte che le forme di aiuto verso coloro che sono disoccupate. Il progetto è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma transnazionale di cooperazione territoriale. Ciò vuol dire che non siamo i soli a voler trovare una soluzione a questo fardello,ma che in realtà la maggior parte della popolazione si sta attivando per esso.

Ci accumuna quindi un obbiettivo fondamentale : diffondere la consapevolezza del ruolo che le donne possiedono all’interno della società e dell’economia.

 

Ornella Jumbo 3°AC

 

 

Giornata importante per le studentesse del Volta

FESTA DELLA DONNA: A CONFRONTO CON L'INDUSTRIA FEMMINILE

Nell'aula magna dell'istituto le ragazze incontrano 3 imprenditrici umbre

La locandina dell'evento preparata da alcune ragazze
La locandina dell'evento preparata da alcune ragazze

I SERVIZI VIDEO DI AVINEWS SULL'INCONTRO

A QUESTI LINK GLI ARTICOLI DI AVINEWS SULL'EVENTO

Le iscrizioni alle nuove classi prime amplificano il successo del 2012

BOOM DI NUOVE ISCRIZIONI AL VOLTA: SUPERATA QUOTA 400

La Scuol@ 2.0 dell'Umbria prima nella scelta di studenti e famiglie della provincia

Perugia, 3 Marzo 2013. Le iscrizioni alle nuove classi prime si sono appena concluse e il Volta conferma e supera i numeri già notevoli dell'anno precedente. Il debutto della modalità on-line non sembra aver creato difficoltà alle famiglie che hanno deciso di iscrivere i loro figli alla Scuol@ 2.0 dell'Umbria. La cifra di 371 raggiunta nell'anno 2012 è stata superata di molto e 400 nuovi studenti comporranno un ragguardevole numero di nuove classi prime il prossimo settembre. 

 

La redazione

L'ARTICOLO USCITO SU "IL MESSAGGERO - UMBRIA" DEL 1 MARZO

L'articolo di Remo Gasperini
L'articolo di Remo Gasperini

Dalla passione alla realizzazione di un “progetto”

UNO SPETTACOLO D'ACQUA, MUSICA E COLORI

In occasione dell’ultimo open day, allestita una fontana “danzante”: fusione di acqua, musica e luci colorate, controllata da appositi circuiti elettronici.

PERUGIA, febbraio 2013 - In occasione dell’ultimo open day organizzato dal nostro Istituto il 10 febbraio scorso, sono stato invitato a presentare un mio progetto denominato “Fontana Danzante”. L’ispirazione mi è venuta vedendo fontane analoghe a Cattolica e dei video relativi a simili realizzazioni di Las Vegas e Dubai. Essendo appassionato di apparecchiature elettriche, e dopo essere stato colpito dalla bellezza di queste fontane, ho pensato di realizzarne una in piccolo nel mio giardino, impiegando quasi un anno nell’intera realizzazione del progetto. L’impianto è composto da un computer nel quale ho istallato uno specifico software che sincronizza, mediante un apposito quadro elettrico, musica, getti d’acqua e luci, dando vita a magiche combinazioni, particolarmente apprezzabili soprattutto nelle ore notturne.

Con l’aiuto del professor Sarchioni e di alcuni compagni, il 10 febbraio scorso, ho assemblato una piscina nel cortile interno della scuola inserendo in essa tutti i componenti necessari per i giochi d’acqua (pompe, ugelli, faretti a led rgb, ecc.). Dopo aver effettuato gli ultimi collegamenti e controlli, ho finalmente attivato l’impianto: il risultato? Getti d’acqua alti fino a quattro metri sincronizzati alla musica della colonna sonora del film “I pirati dei Caraibi”, a quella di “Epic Score” e ad una canzone di Andrea Bocelli.

Anche se la luce diurna ha purtroppo limitato i colori delle luci a led, impedendo di creare l’effetto scenico reale, lo spettacolo ha riscosso un grande successo tra le persone presenti.

 

Max Goretti, 4BT

 

Una galleria che può essere vista da tutti

UNA GALLERIA DI MURALES PER IL CAMPIONE SIMONCELLI

Durante l'estate sono stati realizzati i murales in tributo al nostro caro SIC

PERUGIA, febbraio 2013 - Dopo la realizzazione del murales vicino alla mensa, inaugurato durante la visita dei genitori di Marco Simoncelli presso l'ITTS VOLTA quasi un anno fa, sono stati realizzati altri 10 murales sulle pareti esterne dell'edifico scolastico. I murales raccontano dieci 'tappe' della vita e della carriera motociclistica del SIC alla scelta delle quali hanno collaborato anche i genitori del pilota che hanno avuto la possibilità di visionare i bozzetti in formato digitale.

Lorenzo Montagnoli, il fotografo e artista che li ha realizzati, ha lavorato durante tutta l'estate per la creazione di questi 'affreschi' dedicati a Simoncelli. Una "galleria"all' aperto permanente e visibile a tutti. Per mantenere fresca la memoria di un campione che tanto ha toccato i ragazzi del nostro istituto.

 

Giulia Romoli 3°AI

 

IL VIDEO DELLA REALIZZAZIONE DEI MURALES ESTERNI

Auschwitz non può essere spiegato né compreso

L’ASSENZA DI DIO NELLA VITA DELL’UOMO

I silenzi che avvolgono l’Olocausto: il silenzio della mancanza di senso, il silenzio dell’orrore, il silenzio della vergogna e quello della colpa

Ingresso a Birkenau
Ingresso a Birkenau

Perugia, 27 Gennaio 2013 - Hurbinek era un piccolo bambino nato ad Auschwitz che dimostrava tre anni.

Nessuno lo conosceva, era figlio di Auschwitz, figlio della morte; in effetti la morte era l’unico simbolo che rappresentava Auschwitz.

In realtà questo bambino non aveva un nome. ” Hurbinek” gli era stato dato da una delle donne che provavano a capire le poche sillabe che egli riusciva a malapena a pronunciare.

Tutti vedevano nel suo volto, nei suoi occhi che, immersi in quel viso scarno ed inespressivo, erano comunque pieni di rabbia e di forza (occhi che quasi quasi sarebbero voluti uscire fuori dalle orbite), le quali gli sarebbero serviti per sopravvivere a quell’incubo. I suoi occhi sprigionavano tristezza, miseria e sofferenza, che lo abbattevano giorno dopo giorno; la quotidiana violenza, infinita, gratuita e senza limiti di Auschwitz e dei soldati tedeschi lo conduceva rapidamente alla morte.

L’unica persona che ha aiutato a parlare” Hurbinek” era Hernek, un amico di Primo Levi, che passava la metà delle sue giornate sulla cuccia di “Hurbinek” ad insegnargli qualche piccola parola. Trascorso qualche giorno, “Hurbinek” iniziava a pronunciare alcune parole: strane, complesse e disarticolate, tanto che nessuno sapeva quello che volesse comunicare. Tutti ipotizzavano che egli volesse mangiare, oppure volesse del pane o forse della carne, oppure qualcos’altro ancora: nessuno però sapeva veramente quello che il piccolo “Hurbinek” volesse!

Auschwitz non ebbe alcuna pietà per la vita del povero, piccolo e umile Hurbinek, che morì i primi giorni del Marzo del 1945. Possiamo affermare, senza timore di smentita, che Auschwitz abbia ucciso il proprio figlio.

 

Libri e lettere sono le uniche fonti attraverso le quali, chi ha vissuto e subito la Shoah, è in grado di testimoniare ciò che è accaduto e che è stato; tutte le fonti ci dicono che, se c’è Auschwitz, non c’è Dio e che, come Primo Levi ci ripete nel raccontare i giorni che seguono la Shoah, tutti devono essere a conoscenza dello sterminio degli ebrei: di quello che è stato, di come l’uomo è stato sfruttato e violentato senza pietà, che si doveva lottare per ottenere un pezzo di pane. Tutti lo devono sapere, affinché non possa ripetersi mai più!

Non riesco ad immaginare quanto sia profonda la ferita che Auschwitz ha lasciato, né quanto abbia segnato i cuori e lo sguardo di tutte quelle “persone”, (che non erano più persone, non avevano più una loro dignità, perché i loro nomi si erano trasformati in numeri), che hanno sofferto, respirando per interi e interminabili giorni e notti l’aria gelida della sofferenza. Sia di giorno che di notte, mentre lavoravano, privi di forze e coperti di fango gelido, avevano solo quel residuo di forza, suscitata dalla disperazione, che gli era rimasta dentro ciascuno di essi, la sola e unica àncora di salvezza, che li aiutava a rialzarsi e a non mollare mai; ed è la stessa forza che ha permesso solo ad alcuni di resistere fino alla fine della Shoah.

Come può l’uomo essere arrivato a fare così tanto male ai suoi simili?

Non lo so! Comunque posso solo dire che l’odio ha colmato il cuore dell’uomo, forgiando la sua anima e la sua coscienza, a tal punto che riusciva a concepire e fare solo il male e a volere la morte degli altri.

 

Davide Felicetti 3°AI 

 

 

 

 

 

Il tristemente famoso motto del campo di concentramento di Auschwitz
Il tristemente famoso motto del campo di concentramento di Auschwitz

Le considerazioni di uno studente preoccupato per il futuro dell'istruzione

LA SCUOLA PUBBLICA ITALIANA IN PERICOLO PER I TAGLI ALLE RISORSE

Lo studio della Costituzione porta a riflettere sulle incongruenze della politica

Un concetto ben chiaro ai nostri ragazzi
Un concetto ben chiaro ai nostri ragazzi

Perugia, 23 gennaio 2103 - L'Italia sta attraversando un periodo particolare, caratterizzato da una grave crisi econonomica, ma anche sociale. Dall' industria alla sanità, dall'agricoltura alla scuola, tutti i settori sono soggetti a innumerevoli riforme. Anche l'istruzione, negli ultimi anni, sta attraversando un periodo molto buio: ogni anno il numero dei laureati per esempio cala vertiginosamente. C'è una citazione della Costituzione Italiana che mi colpisce molto: "I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi", art. 34.

Questa frase mi fa riflettere, questa frase deve far riflettere. Enuncia proprio un bel principio sì, peccato che non trovi riscontro con la realtà. Le istituzioni scolastiche ormai sono passate in secondo piano, o meglio non è la scuola una priorità per il nostro Stato. Ma quali sono le priorità allora? Certo, le priorità del nostro Stato sono assicurare i vitalizi ai parlamentari, le auto blu e le "baby pensioni". Non è così che deve andare! A scuola ci insegnano: l' Italia è uno Stato Sociale, ovvero uno Stato che promuove e garantisce i servizi primari come la sanità e la scuola. Poi vediamo che la spesa media, in percentuale, dedicata alla scuola pubblica, nel 2012 è solo del 9 % rispetto a tutta la spesa pubblica. Un dato vergognoso che mette in ridicolo il nostro Paese davanti a tutta l' Europa.

Tagli al personale docente e al personale A.T.A., riduzione delle ore complessive delle lezioni e tagli agli stipendi dei docenti stanno mettendo in ginocchio le istituzioni scolastiche e di conseguenza incrementano la recessione dell' istruzione e della cultura, la quale un tempo era il simbolo del nostro Paese. Recentemente in Parlamento si è discusso su una proposta di legge che prevede la privatizzazione della scuola pubblica. Come puo' una legge come questa essere approvata? Non dovrebbe nemmeno essere discussa. Perché? Andrebbe in completo conflitto con i principi su cui è basata la Costituzione.

Gli studenti italiani si ribellano, urlano, occupano scuola, cercano di far sentire la propria voce; alla fine di tutto, però, quando si tratta di prendere le decisioni importanti, non vengono mai ascoltati. E’ come se noi, giovani studenti, fossimo inutili e privi di considerazione. Ormai ciò che conta veramente in Italia sono i soldi: tutto ruota intorno al denaro. L' istruzione, la sanità sono cose futili. Potremmo arrivare all’assurdo che la scuola, fra un po' di tempo, potrebbe diventare privata, dunque accessibile solo a persone economicamente agiate. L'Università già lo è: un libro di medicina costa minimo cento euro, per non parlare delle tasse che, anno dopo anno, raggiungono cifre altissime. L'Università è ormai un lusso, la scuola non ancora, ma per quanto tempo? Condannare gli altri all’ignoranza è una pratica da sempre vantaggiosa per chi sta al Governo: manipolare un popolo ignorante facilita le cose ed è una prassi estremamente redditizia. Sono convinto che la vera forza di un Paese sia la Cultura. La scuola è e deve rimanere un servizio pubblico. "La cultura rende liberi" CIT.

 

 

 

Elio Fattorusso 3°ACH

 

Anche a Natale 2012 i ragazzi del Volontariato si sono dati da fare

GRANDE SUCCESSO DEL "VOLTA X-MAS BRUNCH": ECCO IL VIDEO

Raccolti quasi 1000 € con cui finanziare famiglie e studenti del Volta in difficoltà

La locandina dell'evento preparata dai ragazzi del volontariato
La locandina dell'evento preparata dai ragazzi del volontariato

Perugia, sabato 22 Dicembre 2012 - Come tutti gli anni presso l'ITTS A. Volta è stato organizzato il brunch di Natale al quale hanno patecipato con entusiasmo molti studenti e professori! Il tutto è stato organizzato dal Presidio Permanente di Volontariato della scuola, sotto l'occhio vigile della profesoressa Silvia Mazzoni e la collaborazione di alcuni genitori che hanno preparato alcuni piatti deliziosi da mangiare. Alle ore 11 è iniziato il tutto nella mensa che si è riempita subito. Alla conclusione dell'iniziativa che coincideva con la fine delle lezioni e l' inizio delle vacanze natalizie, c'è stato modo per fare gli auguri di Buon Natale a tutti! Il ricavato dell' iniziativa (quasi 1000€) sarà usato per aiutare le famiglie di studenti bisognosi.

 

Itua Omorodion 4°ACH

Donazione: un gesto concreto per aiutare gli altri

LA SOLIDARIETA' NEL DNA, ANZI, NEL SANGUE!

Molti gli studenti ITTS donatori anche nel 2012

Immagine tratta dall'archivio fotografico dell'ITTS "A.Volta"
Immagine tratta dall'archivio fotografico dell'ITTS "A.Volta"

Perugia, dicembre 2012 - Affluenza Record di donatori di sangue dell’ITTS “A.Volta”, con un numero complessivo di 19 di cui 17 idonei. Il dato, estremamente positivo, deve far riflettere sul significato di donare il sangue oggi, una pratica estremamente “vantaggiosa” e sicura. Infatti donare il sangue, oltre che essere gratuito, porta i seguenti vantaggi: controllo del proprio stato di salute, analisi del sangue gratuite e controllo della pressione arteriosa, per conoscersi meglio e prevedere possibili disturbi, nonché occasione per fare medicina preventiva. Una giornata di riposo retribuita per i lavoratori è altresì il giusto riconoscimento a questo gesto altruistico ed altamente morale. Oltre, naturalmente, al vantaggio maggiore, cioè il sapere di aver aiutato la vita altrui.

I requisiti richiesti per poter essere un donatore sono necessari per garantire la sicurezza del donatore e del ricevente e sono: l’aver compiuto 18 anni di età e non aver superato i 65, avere un peso corporeo superiore a 50 Kg, l’assenza di problemi vascolari, non avere mai avuto l'epatite virale, non essere un tossico dipendente (vale a dire l’avere problemi con alcol e/o droghe), ma avere il desiderio di aiutare chi ha bisogno. Donare il sangue è segno di umanità e intelligenza, in quanto aiuta e salva persone come noi, feriti in incidenti stradali, sul lavoro, o nell'ambiente domestico, chi si sottopone ad intervento chirurgico programmato o urgente, i malati di alcune forme di leucemia, talassemici, emofiliaci, coloro che devono subire il trapianto di midollo osseo.

La stessa esperienza si è ripetuta il giorno 16 maggio 2012; vi hanno partecipato i soliti alunni delle classi quinte a cui vanno il nostro plauso, la nostra riconoscenza, la nostra solidarietà. Mai come quest’anno gli allievi del quinto anno dell’ITTS hanno dimostrato altrettanta disponibilità e sensibilità sociale. I giovani d’oggi, nonostante le voci contrarie che ogni tanto si levano (solitarie), sono davvero maturi e capaci di interpretare correttamente i bisogni della società e del loro tempo, forse meglio di quanto abbiano fatto le generazioni del passato.

 

Il Direttivo

Considerazioni su una settimana difficile

IL VOLTA VUOLE VOLTARE PAGINA

Manifestazioni di piazza e autogestione: un'occasione perduta per dire la nostra?

La manifestazione degli studenti perugini
La manifestazione degli studenti perugini

Perugia, 4 Dicembre 2012 - “Volta pagina” si intitola il giornalino dell’ITIS A.Volta ed è anche ciò che vogliamo fare noi studenti dell’istituto: siamo stanchi di essere derisi da tutti per quello che accade a causa dei nostri rappresentanti, vogliamo che qualcosa cambi!

Questo periodo è stato difficile per le scuole di tutta Italia e, come gli altri, anche noi abbiamo cercato di mobilitarci. Proprio durante questa protesta sono venuti fuori gli aspetti peggiori della lista votata ed abbiamo capito che coloro che ci rappresentano non sono adatti al ruolo che ricoprono.

La settimana di “agitazione studentesca” è iniziata con il corteo di martedì 27 novembre dove hanno partecipato solo circa 200 studenti sui 1200 dell’istituto e, quando ci siamo riuniti in Piazza IV Novembre, ci siamo accorti che mancavano i nostri rappresentati, i quali dovevano parlare del lavoro che avremmo svolto nei giorni seguenti.

Delusi dall’accaduto in seguito abbiamo chiesto spiegazioni ed abbiamo ricevuto le seguenti giustificazioni: ad uno non è suonata la sveglia, un’altra non è riuscita a passare a causa della folla ed un altro doveva andarsi a mangiare una pizza. Proprio uno di loro affermava in un commento: “É quasi impossibile trovare qualcuno che si occupa e segue il mondo studentesco come me”. Secondo noi si è sbagliato e voleva dire che non troveremo mai nessun’altro che preferisce andarsi a mangiare un pezzo di pizza piuttosto di ricoprire il ruolo per cui è si candidato di sua volontà. 

Per quei giorni era prevista un’autogestione, svolta nella maniera giusta solo da 2-3 classi su circa 25. Nelle 15 ore che avevamo a disposizione ad alcuni, tra cui i rappresentati, è venuto in mente di giocare con la play station nelle lim che abbiamo a disposizione

L’ultimo giorno di autogestione, visto che non era stato prodotto niente di attinente agli argomenti proposti, i suddetti con altri studenti si sono organizzati per fare, il lunedì seguente,  una manifestazione non autorizzata difronte ai cancelli della scuola e un’occupazione. Molti si sono mobilitati per preparare striscioni, cosa non accaduta per il corteo del martedì, e per creare un gruppo “segreto” sul Social Network facebook. All’interno di esso sono stati aggiunti tutti gli studenti dell’istituto ed è stata organizzata la manifestazione. Ai membri è stato detto di fare massimo silenzio riguardo ciò con professori, personale ata, preside e studenti di altre scuole.

Visto che non erano state chieste le autorizzazioni, in molti non abbiamo aderito all’iniziativa e quando abbiamo espresso il nostro parere negativo ci hanno rivolto insulti e minacce.

Alcuni studenti affermano: “Abbiamo provato ad esprimere la nostra idea dicendo che le motivazioni non erano valide perchè la legge Aprea è stata bloccata e noi volevamo tornare a studiare, visto che di tempo ne avevamo già perso abbastanza inutilmente. In molti ci hanno detto che non avevamo il coraggio di fare niente, che eravamo soltanto capaci a parlare e che se provavamo ad entrare avremmo dovuto vedercela con loro.”

Molti dei commenti contenenti minacce in seguito sono stati cancellati e fortunatamente il giorno dopo siamo stati lasciati liberi di scegliere.

Uno dei rappresentanti ha affermato che sfortunatamente siamo in democrazia, ma proprio grazie a questo abbiamo avuto la possibilità di fare la cosa giusta e coloro che hanno provato ad occupare sono stati bloccati.

Occupare non è una moda, dovevamo sfruttare nel miglior modo possibile, con idee e proposte, il tempo che avevamo a disposizione.

Denis Waitley ha detto: "Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle", e noi ci assumiamo la responsabilità di cambiarle!

 

 

Giulia Carroccia 3°AI

Gli autori italiani e le grandi difficoltà che incontrano per emergere nel loro paese

IL FUMETTO: ARTE O SEMPLICI ILLUSTRAZIONI?

La visione del fumetto nella società contemporanea

Perugia, 25 novembre 2012 - Sempre di più l’Italia sta attraversando una fase di blocco perché non sa più in quali campi investire, o meglio, ha paura di investire in cose nuove.
Uno dei settori che sta risentendo di questo fenomeno è soprattutto il  mondo del fumetto, quello della grafica e dei cortometraggi animati.

Sempre più difficile, difatti, risulta essere per un disegnatore italiano riuscire ad emergere con il proprio prodotto a causa dell’idea diffusa nel nostro paese che il fumetto sia una forma d’arte riservata a una ristretta cerchia di persone come gli adolescenti, più attratti generalmente dal mondo del fumetto giapponese e dal fumetto americano, o come le persone, che vanno dai quaranta ai sessanta anni, ormai “affezionate” alle testate storiche italiane, come Tex e Dylan Dog, entrambe pubblicate da Bonelli Editore. Per questo motivo, per un autore, è alquanto difficoltoso riuscire a creare un prodotto che soddisfi la casa editrice e che possa allo stesso tempo appassionare, interessare i lettori e conseguentemente essere stampato a cadenza mensile, magari con l’obiettivo di coinvolgere nuovi lettori.

Il settore del fumetto in Italia è poco sviluppato, anche a causa del pregiudizio delle persone che ritengono sia una forma d’arte destinata soprattutto a ragazzi o bambini, così come i cortometraggi animati. Contrariamente a ciò che si pensa, invece, il mondo del fumetto, al di fuori dell’Italia, viene utilizzato anche nella pubblicità e come mezzo di satira e informazione, oltre ad essere un mezzo di svago per la “persona comune”. Paradossalmente in Giappone, uno dei paesi maggiormente specializzati in questo settore, si potrebbe facilmente incontrare un uomo seduto in metropolitana impegnato a leggere un fumetto poliziesco; una situazione altamente improbabile nel nostro paese a causa, per l’appunto, di pregiudizi culturali che provocano la scarsa diffusione del fenomeno.

Per eliminare questa mentalità “conservatrice” tipica di noi italiani che non lascia spazio al nuovo e all’innovazione, per concludere, basterebbe acquistare e provare a leggere un qualsiasi fumetto, che sia giapponese, americano o belga-italiano del genere che si preferisce e cercare di non giudicarlo come un prodotto per ragazzi, bensì come una delle tante forme d’espressione ed arte che esistono nella nostra società.

 

Simone Raichini    2°AI           

 

La nostra Scuol@ 2.0 invitata a lavorare nello spazio "Classi del futuro"

L'ITTS VOLTA ALLA FIERA DI ABCD-ORIENTAMENTI DI GENOVA

I ragazzi della 2°AET alle prese con una attività di webquest in modalità CLIL (Storia/Inglese)

La 2°AET all'ingresso della Fiera di Genova
La 2°AET all'ingresso della Fiera di Genova

Perugia, 20 novembre 2012 - La Fiera di Genova è situata nel quartiere chiamato della Foce, allo sbocco del torrente Bisagno, in riva al mare. Presso la Fiera di Genova si è svolta nei giorni 13-15 novembre la manifestazione ABCD - OrientaMenti che ha avuto come suo tema principale la scuola. Ovviamente nel dire la scuola si intende anche il proseguimento dopo la scuola, ad esempio se qualcuno vuole andare a fare l' università oppure vuole andare a lavorare, quello è il posto migliore dove poterlo decidere. Nella fiera, divisa in due piani molto estesi, si possono trovare tantissimi stand per esempio di apparecchiature per la scuola, per intenderci le nuove tecnologie quali LIM (lavagna interattiva multimediale), proiettori, computer, tablet e quant'altro possa servire in una scuola detta 2.0, ma anche stand illustrativi, che per esempio possono essere quelli della guardia di finanza, dei carabinieri, oppure anche quelli degli atleti di ju-jitsu, che fanno conoscere il proprio mestiere o nel caso particolare il proprio sport alla gente che passa. Nel caso del ju-jitsu ci sono poi anche delle dimostrazioni interattive in cui chi vuole può andare a “combattere” contro un maestro di queste arti marziali. Questi stand in poche parole servono a cercare di portare a far innamorare la gente del proprio mestiere, lavoro o disciplina sportiva presentata, oppure a cercare di far conoscere il più possibile la merce esposta e di esaltarne le caratteristiche per poi poterla vendere al di fuori in modo più semplice. Oltre agli stand ci sono anche delle vere e proprie aule in cui gli alunni di scuole accuratamente selezionate dovranno fare delle dimostrazioni di come si svolge normalmente una lezione in una scuola dotata di nuove tecnologie. Queste aule sono dotate di LIM, computer portatili e proiettori ed ogni apparecchio registrato nella fiera può accedere ad internet attraverso una connessione Wi-Fi. Per gli studenti delle classi selezionate ci sono anche apposite stanze per riposare nei momenti in cui non fanno lezione, vere e proprie stanze relax in cui si può stare seduti ad ascoltare la musica oppure leggendo un libro o semplicemente facendo niente. Per chi vuole poi ci sono anche dei punti di ristoro dove poter andare a mangiare qualcosa e sono sparsi un po' per tutta la lunghezza della fiera. Tra le poche classi selezionate per questo progetto c' era anche la 2^ AET dell' istituto tecnico superiore ITTS A. Volta di Piscille (PG). Questi ragazzi (che risiedevano in un hotel poco distante dalla fiera) accompagnati dai loro professori hanno svolto all' interno delle cinque ore previste per loro, dentro una delle stanze attrezzate con queste nuove tecnologie, un'attività riguardante il programma Google Earth e altri due siti online per creare brochure digitali e creare fumetti. Le materie coinvolte in questa attività sono state storia e inglese. Come prima cosa le insegnati hanno diviso i ragazzi in quattro gruppi da sei, che poi sono subito passati all'attività con Google Earth che riguardava la creazione di un percorso all'interno di Roma, portando a visitare un ipotetico gruppo di turisti cinque posti e/o monumenti importanti per la storia della fondazione della Capitale. La presentazione doveva essere chiara e dettagliata, includendo una piccola parte in inglese ed una ricca argomentazione sul perché era stato scelto proprio quel luogo o monumento rispetto ad un altro, ovviamente questo in italiano. La realizzazione di una brochure informativa è stata invece fatta su un sito internet in inglese. E' stato scelto un luogo a piacere tra i cinque decisi nel percorso e poi sono state aggiunte informazioni (come per esempio se si sceglieva un museo si doveva scrivere l' orario di apertura, che cosa si poteva trovare dentro, dove si trovava...), il tutto in inglese. L' ultimo lavoro che doveva essere svolto dai ragazzi era la creazione di un fumetto sempre in lingua inglese (su un altro sito internet), in cui un passante doveva chiedere informazioni per raggiungere uno tra i cinque punti scelti su Google Earth e un cittadino doveva rispondere. Alla fine di tutto il lavoro doveva poi essere presentato dal gruppo alle professoresse, che comunque hanno dato aiuti ai ragazzi quando ne avevano bisogno, ma soprattutto alla preside del loro istituto, che si trovava con loro alla fiera.

 

Gabriele Munzi 2°AET

L'ITTS A.VOLTA ALLA FIERA ABCD DI GENOVA: GALLERIA FOTOGRAFICA

Il video ufficiale del sito dell'INDIRE

QUANDO LO SPAZIO INSEGNA ALL'ABCD DI GENOVA

Una rielaborazione realizzata grazie al web-tool Animoto

LA NOSTRA VIDEO-NARRAZIONE DELL'ESPERIENZA A GENOVA

Arrivano per raccontare del campione e della fondazione

I GENITORI DEL "SUPER SIC" ALL'ITTS VOLTA

Gli alunni preparano lavori da regalare ai genitori di Marco, campione delle due ruote

I genitori di Marco e i ragazzi del Volta
I genitori di Marco e i ragazzi del Volta

Perugia – l’8 marzo è una giornata speciale e attesissima all’ITTS “A.Volta” di Perugia. In questo giorno infatti i genitori di Marco Simoncelli, pilota italiano di 24 anni del moto GP scomparso nella pista di Sepang, Malesia, in seguito ad un tragico incidente il 23 ottobre 2011, vengono a fare visita agli alunni della scuola in seguito ad una e-mail che una professoressa aveva mandato loro, dopo aver visto che la maggior parte delle classi dell’istituto avevano appeso alle porte delle classi un poster, una fotografia, una pagine di giornale con la foto di Marco Simoncelli con tanto di dedica per la sua scomparsa. Gli alunni partecipanti all’incontro hanno realizzato un lavoro a piacere da consegnare poi ai genitori del “Sic”.

Gli studenti che hanno aderito alla mattinata son stati più di 400 con la realizzazione di moltissimi video sulla vita di Marco, ritratti, lettere, cartelloni con frasi celebri del campione e foto. I genitori del “Super Sic” sono arrivati all’istituto alle ore 10.00; l’incontro si è svolto in aula magna in due turni. Durante l’intervallo tra il primo e il secondo, i genitori con la preside hanno inaugurato il murales fatto sulla parete del bar da un ex studente dell’ITTS, è un ritratto del volto di Simoncelli con una mano che saluta. Durante la mattinata i genitori, Paolo e Rossella, hanno ringraziato molto gli alunni per i lavori e hanno ribadito ai ragazzi di inseguire sempre i propri sogni e le proprie aspirazioni e che loro, anche se non si aspettavano che la carriera del figlio andasse a finire così, rifarebbero lo stesso percorso perché almeno Marco si è sentito realizzato ed è stato contento della vita che ha fatto, coronando il suo sogno.

La mattinata è terminata con il saluto dei genitori agli alunni e con il rombo dei motori, dei motorini e delle moto degli studenti in onore del grande e unico “Sic”. Paolo e Rossella sono rimasti all’ITTS anche il pomeriggio in compagnia della preside e di alcuni docenti per parlare della fondazione da loro creata proprio in memoria del figlio.

 

 

Incontro con i genitori di Marco Simoncelli - Galleria fotografica

I ragazzi del Volta lo hanno dedicato al campione scomparso

UN MURALES PER MARCO SIMONCELLI

Qui sotto il video della realizzazione a cura di Lorenzo Montagnoli

Un 8 marzo davvero speciale all'ITTS VOLTA

I RAGAZZI DEL VOLTA INCONTRANO I GENITORI DI MARCO SIMONCELLI

L'iniziativa è scaturita dalla profonda emozione suscitata nei ragazzi dalla morte del centauro

Il logo della Fondazione Marco Simoncelli
Il logo della Fondazione Marco Simoncelli

Giovedì 8 marzo sarà un giorno davvero speciale all'ITTS VOLTA. I genitori di Marco Simoncelli, motociclista scomparso l'anno scorso a soli 24 anni in un tragico incidente di gara, hanno accettato l'invito del VOLTA e incontreranno una folta rappresentanza degli studenti in Aula Magna. I ragazzi del VOLTA, tra i quali c'erano già molti fan del campione romagnolo, avevano espresso grande dolore e commozione in occasione della sua improvvisa scomparsa e aveano manifestato la loro sentita partecipazione alla sofferenza della famiglia in molti diversi modi, tra i quali quello di appendere ai vetri delle aule immagini, disegni, fotografie, slogan dedicati al giovane centauro scomparso. La cosa ha sensibilizzato alcuni docenti dai quali poi è partita la richiesta dell'incontro con i genitori di Marco.

Nei mesi scorsi la famiglia Simoncelli ha dato vita ad una fondazione che porta il nome del figlio con la quale si propone di raccogliere fondi da destinare ad iniziative meritevoli. Un'attività che è molto in sintonia con gli interessi della scuola nella quale è da anni presente un attivo Presidio Permanente di Volontariato.

L'incontro con i genitori di Marco Simoncelli sarà l'occasione di un intenso scambio di emozioni ma anche l'opportunità di parlare della mission della Fondazione e delle sue future iniziative.

 

 

La redazione

I vincitori del concorso "Viva l'Italia"

I "CUORI PENSANTI" DEL VOLTA PREMIATI DALLA REGIONE

Un'immagine diversa del nostro paese

I ragazzi della 2°AM
I ragazzi della 2°AM

Perugia- Il Concorso “Viva l’Italia”ha premiato con una borsa di 3000 euro l’ITTS Volta, per lo spot intitolato “Cuori pensanti”, realizzato dagli alunni della classe 2ªAM. Nella mattinata di Mercoledì 7 dicembre 2011, presso la Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni sono state premiate le cinque scuole umbre risultate vincitrici a pari merito del concorso indetto dalla Regione Umbria per la selezione di messaggi e spot sul tema “Viva l’Italia. L’Italia entra in Europa”, all’interno del programma di manifestazioni indette per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Gli studenti della 2ªAM hanno presentato uno spot che mostra i motivi per i quali sono orgogliosi di essere italiani. L’Italia in questo periodo viene presentata dai giornali di tutto il mondo come un Paese in fallimento, strozzato dai debiti accumulati da governanti e amministratori superficiali e senza scrupoli, dove vivono cittadini disonesti, che non hanno il senso dello Stato. Allora ci si deve vergognare di essere italiani? Certo che no! Anzi ci sono molti motivi per vantarsi di essere italiani: i nostri ricercatori sono richiesti all’estero; in Italia ci sono imprenditori onesti e capaci di competere nel mercato globale. Molti validi professionisti e artigiani si distinguono per il loro lavoro: le maestranze dell’alta moda e del settore delle supercar garantiscono risultati qualitativi di insuperabile livello. Qualcuno potrebbe sostenere che essere italiani oggi sia motivo di vergogna perché i politici si comportano in modo scandaloso: spesso sono al centro della cronaca per casi di corruzione; il clientelismo è molto diffuso, soprattutto nelle aree dove c’è molta disoccupazione. C’è da dire comunque che solo alcuni politici sono corrotti. Spesso all’estero gli italiani vengono presentati come mafiosi; ma molti magistrati si impegnano a costo della vita nella lotta contro la criminalità organizzata e sempre più cittadini trovano il coraggio di denunciare la corruzione ed il ricatto mafioso. La maggior parte degli italiani sono persone oneste che lavorano per mantenere la famiglia e non si fanno ingannare dalla TV che spesso fa diventare protagonisti persone superficiali,sciocche, senza qualità che fanno di tutto per apparire sullo schermo. L’Italia normale non fa notizia, né spettacolo, se ne parla troppo poco, non c’è spazio in televisione o sui giornali per le persone vere, per i personaggi di quella impresa faticosa e difficile che è costruire realmente la storia del Paese.

 

Gli studenti della 2ªAM

 

Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro. All'ITTS VOLTA uno dei 60 Convegni A.I.R.C. nelle scuole italiane.

DAL GENOMA ALLA CURA: LA RICERCA CORRE

All'ITTS si fa formazione: la ricerca non è mai un "attimo fuggente"

Da sinistra Chiara Sacchetti (volontaria AIRC), Rita Coccia (Preside ITTS VOLTA) e Cristina Mecucci (ricercatrice AIRC)
Da sinistra Chiara Sacchetti (volontaria AIRC), Rita Coccia (Preside ITTS VOLTA) e Cristina Mecucci (ricercatrice AIRC)

Il giorno giovedì 10 novembre 2011 nella struttura dell’I.T.T.S  A.Volta è avvenuto l’incontro con alcune rappresentanti dell’associazione AIRC (associazione italiana ricerca cancro). Le signore Cristina Mecucci, Angiola Belluci e Chiara Sacchetti ci hanno esposto il compito e le funzioni dell’AIRC: rendere il cancro sempre più curabile, finanziare la ricerca oncologica e informare la collettività sui corretti stili di vita.

L’AIRC è un’associazione composta da 1.630.000 persone tra cui 50.000 ricercatori e più di 2.000 volontari.

Durante l’incontro, più che parlarci della malattia in sè, ci hanno fatto riflettere sul modo per poterla sconfiggere, dandoci un messaggio di speranza e ottimismo.

Le proposte per sensibilizzare i giovani per  l’anno 2011/2012 sono:

1)      un gioco di ruolo

2)      il concorso: una metafora per la ricerca

3)      in kit didattico multimediale.

 

IL CANCRO NON E’ PIU’ UNA MALATTIA INCURABILE

 

Stefano Vergoni

2 CM

 

A.I.R.C. Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro

"LA RICERCA CORRE"...NOI SIAMO L'ACCELERATORE!

Il 10 novembre 2011 gli studenti del Volta hanno partecipato al convegno promosso dall'AIRC

Numerose classi seguono il convegno in Aula Magna
Numerose classi seguono il convegno in Aula Magna

L’AIRC è un’associazione con grande ambizione: rendere il cancro sempre più curabile; noi possiamo aiutare questa ricerca finanziando la ricerca oncologica e seguire un corretto stile di vita. Dal 1965 l’associazione AIRC ha destinato alle ricerche 657 milioni  di euro e 33 milioni per le borse di studio. A questo grandissimo progetto partecipano 20000 volontari e 5000 ricercatori.

L’associazione AIRC ha effettuato visite in numerose scuole in Italia per informare sulle attività e sulle funzioni di questa associazione, per farci capire che finalmente dopo molto anni e dopo molte ricerche IL CANCRO E’ CURABILE

Durante quest’incontro ha parlato una ricercatrice che ha sottolineato come sia cambiata la sua vita da quando ha aderito all’associazione.

 

 Andrea Brizi     2°CM